Tessuti ed allergie: risolvile con le fibre naturali
La pelle svolge un ruolo fondamentale per la cura di tutto l’organismo, finalizzata alla prevenzione e alla protezione dagli agenti patogeni. In pratica rappresenta la prima difesa naturale dagli attacchi esterni di ogni tipo.
Proprio per questo motivo è opportuno scegliere il giusto abbigliamento, che va a stretto contatto con la pelle e di conseguenza non deve causare irritazioni. In modo particolare per l’intimo, ed in generale per tutti i capi che vanno a diretto contatto con la pelle, bisogna scegliere vestiti con fibre naturali certificate.
Nelle epoche passate veniva usato un abbigliamento con fibre naturali, anche perché non esistevano le moderne tecnologie di oggi. Col tempo anche la produzione tessile si è evoluta, soprattutto quando i chimici alla fine del secolo scorso sono riusciti a copiare i polimeri naturali formandoli da semplici sostanze chimiche.
Diversi indumenti vengono confezionati con l’aggiunta di sostanze e prodotti chimici, per garantire un determinato effetto o una precisa colorazione. Questi procedimenti vengono definiti col termine finissaggio.
I tessuti, a causa dell’aggiunta di sostanze chimiche, a contatto con la pelle rischiano di provocare delle patologie anche piuttosto serie. Le dermatiti causate da un contatto con gli indumenti possono presentarsi in forme diverse ed in vari punti del corpo, in base anche alla pelle del soggetto.
Le dermatiti da prodotti tessili vengono clinicamente indicate con un nome: la dermatite allergica da contatto (DAC). I realtà la stessa DAC si suddivide in diverse patologie: la dermatite da contatto irritante, l’orticaria da contatto, la dermatite da contatto tipo pigmentaria e la follicolite solo per citarne alcune.
Le zone più sensibili e vulnerabili alla DAC sono generalmente quelle non protette dagli indumenti intimi, come le ascelle, il collo, il torace, il tronco, il cavo popliteo e la fossa anticubitale. In base ai soggetti determinati tessuti, soprattutto se trattati con prodotti chimici, possono provocare alcune patologie o problemi.
In alcuni casi non si tratta di vere e proprie allergie, ma di semplici sensazioni di sconforto e di disagio che causano irritazioni, eccessive sudorazioni o scarsa circolazione dell’aria.
La lana causa irritazione acuta e cronica, aggravando la dermatite atopica e inducendo dermatite allergica da contatto e orticaria da contatto. Se sei allergico alla lana forse è giunto il momento di dare una chance all’abbigliamento della canapa biologica, un tessuto assolutamente naturale.
Tra gli altri tessuti la seta può aggravare una dermatite atopica, in quei casi è opportuno sostituirla con seta biologica certificata. Il nylon può essere fonte di dermatite allergica da contatto e orticaria da contatto.
Lo spandex, utilizzato prevalentemente nei reggiseni e nella lingerie, può causare dermatite allergica da contatto. In questi casi si può optare per un intimo realizzato al 100% con cotone bio. Nei capi con fibre naturali certificate la minima percentuale di spandex (necessaria per garantire l’elasticità necessaria) si trova all’interno delle fibre stesse, quindi non va a contatto con la pelle.
Per essere sicuri di vestire in modo sano la cosa migliore è ricorrere all’abbigliamento con fibre naturali, prevenendo in partenza ogni rischio di allergia.
Esiste un abbigliamento invernale ( maglioni, sciarpe, berretti, pantaloni etc) in canapa biologica? Sono abbastanza caldi?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Sì certo, la canapa è una fibra termoregolatrice per cui mantiene la temperatura del corpo calda d’inverno e fresca d’estate.
Ovviamente il capo invernale dovrà essere di canapa pesante