Fashion Revolution Week: la rivoluzione della moda
Fashion Revolution Week e Rana Plaza
La Fashion Revolution Week, la settimana che ogni anno prende il via dal 24 di aprile, compie 10 anni. Non a caso, si tratta dello stesso lasso temporale trascorso dal crollo dell’edificio RANA PLAZA avvenuto nel 2013 a Dacca, capitale del Bangladesh. Il più grave incidente mortale in una fabbrica tessile nella storia.
L’edificio che ha ceduto era composto da 8 piani e conteneva alcune fabbriche di abbigliamento, una banca e molti negozi. Era la sede di lavoro di più di 5000 persone. Costrette a lavorare nonostante le crepe evidenti sull’edificio, e le manifestazioni.
– 24 aprile, ore 8.45, l’edificio crolla rovinosamente e perdono la vita 1134 persone. Altre 2.500 rimangono ferite. –
Da dove parte la rivoluzione?
Il ruolo della fashion revolution inizia qui. Parte tutto da qui.
Quanto siamo disposti a sacrificare per essere alla moda? Per produrre capi sempre diversi? Per essere competitivi su prezzi e novità? Siamo disposti a mettere da parte etica, umanità, empatia per quello che indossiamo?
La risposta della Fashion Revolution è stata da subito un gigantesco e imprescindibile “NO”.
Per quanto ci piaccia la moda, non si può in alcun modo mettere in secondo piano la vita dei lavoratori. O la salute del nostro pianeta.
Da chi è composto il movimento della Fashion Revolution Week?
Un movimento globale che nasce per far funzionare la Fashion industry. Un movimento composto da designers, professori, scrittrici, leader politici, brand e rivenditori. Un movimento composto dall’industria stessa e dai clienti.
Un movimento che valuta persone e ambienta aldilà della crescita e del profitto.
Da loro e da questa tragedia nasce il desiderio di dedicare un’intera settimana al ricordo di questa tragedia. Delle persone che abbiamo perso. Un modo per agire e dare la spinta a chi ancora non ha compreso il valore delle scelte che compiamo nella quotidianità, soprattutto quando acquistiamo.
Come lavora?
Parte tutto dal cambiamento culturale. Educare le persone al cambiamento sistemico dell’industria della moda. Mobilitare comunità e riunire persone affinché partecipino attivamente alla riuscita di questo cambiamento.
Aiutare le persone a comprendere l’impatto del proprio modo di acquistare e vestire.
Collaborare con attivisti e artisti per portare questa critica e questa ventata di cambiamento anche nella loro dialettica. O nel modo di esprimersi.
Per fare questo il movimento è orientato all’azione e focalizzato sulla ricerca di soluzione pratiche e reali. Non è necessario far sentire le persone colpevoli, quanto piuttosto renderle attente e consapevoli.
Per farlo, quest’anno, il movimento ha deciso di promuovere il manifesto for a fashion revolution. Un documento composto da 10 punti in cui si riassumono i valori saldissimi della moda sostenibile.
Del Manifesto facciamo parte anche noi di AlgoNatural!
Un manifesto in cui noi di AlgoNatural ci sentiamo coinvolti. A 360°. Dieci punti in cui ci rispecchiano pienamente. Tutto quello che abbiamo imparato a fare per definirci un negozio di moda sostenibile.
Non possiamo fare altro che condividerlo con voi. Buona Fashion Revolution Week. Buona settimana della consapevolezza!