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La nostra intervista alla dott.ssa Angela Granzotto: dottoressa in scienze ambientali, docente di edilizia naturale, contadina e muratrice

by 20/05/2022

AlgoNatural: Da quanto tempo ti occupi di bioedilizia e come mai hai scelto questo settore?”

Dott.ssa Angela Granzotto: Ho incontrato la bioedilizia nel 2009 ed e’ stato amore a prima vista, o, meglio, a primo intonaco dato che ho iniziato seguendo un laboratorio sugli intonaci in terra cruda da Stefano Soldati in quella che e’ stata la prima casa di paglia costruita in Italia. Da quel momento mi si e’ manifestato un mondo affascinante in cui la conoscenza teorica procede di pari passo con l’esplorazione pratica, un mondo ricco di creativita’, nel quale non ci sono errori, ma esperienze.

E’ stato quindi semplice dire si’ a questo settore che mi permetteva di unire le conoscenze e la forma mentis acquisite durante gli studi di Scienze Ambientali e la passione di creare con le proprie mani un “nido” nel quale abitare. Oltre ad imparare l’arte praticando in cantiere e seguendo un post dottorato al CAT (Center for Alternative Technologies in Galles) ho anche avuto modo di fare un percorso per diventare a mia volta docente di edilizia naturale, riuscendo in questo modo ad unire un’altra passione che era quella dell’insegnamento.
A: Cosa si intende con il termine “bioedilizia” o “edilizia sostenibile”?
AG: Piu’ che di “bioedilizia” (che permette talvolta l’utilizzo di materiali non propriamente naturali) preferisco praticare e parlare di “edilizia naturale”. Si intende un modo di costruire che rispetti l’ambiente e le persone. I materiali utilizzati per isolare o dare massa termica sono naturali quali: paglia, argilla, canapa, canne palustri, lana di pecora. Sono materiali che richiedono poca energia per essere prodotti, talvolta non richiedono alcuna energia come nel caso della paglia o della lana che sono prodotti di scarto.
A: A livello pratico, che differenze ci sono tra un edificio “sostenibile” e uno costruito secondo l’ediliza “convenzionale”?
AG: Un edificio “sostenibile” ed uno costruito secondo l’edilizia “convenzionale” potrebbero apparire assolutamente identici da un punto di vista estetico, ma quando si entra in un edificio realizzato o ristrutturato con materiali naturali, di solito, si nota una differente ‘energia’, le stanze sono piu’ accoglienti poiche’ i nostri sensi colgono la differenza anche solo tra un intonaco cementizio e un intonaco in calce o terra cruda. Per quanto riguarda la posa dei materiali nell’edilizia sostenibile ci sono modi e tempi diversi dall’edilizia convenzionale , quindi è necessario prestare un’attenzione diversa a come viene progettato e poi realizzato l’edificio.
A: Quali sono i tempi e i costi rispetto all’edilizia convenzionale? 

AG: I tempi sono pressoche’ gli stessi cosi’ come i costi. Anche se spesso le materie prime naturali costano meno di quelle utilizzate nell’edilizia convenzionale, in realta’  quello che fa si’ che le due edilizie possano avere circa gli stessi prezzi sono la progettazione, gli impianti e gli infissi. Queste voci infatti sono quelle piu’ importanti nel contabilizzare il costo di un edificio, sia che si tratti di costruzione ex-novo sia che si tratti di ristrutturazione.

E’ vero anche che se la committenza ha il desiderio di mettersi in gioco e fare anche solo una parte in autocostruzione, allora si puo’ lievemente abbattere il costo delle maestranze, e in piu’, cosa difficilmente monetizzabile, la soddisfazione di mettere le mani in pasta e’ impagabile…soprattutto se si tratta di casa propria.
A: Quali sono i vantaggi e, se ci sono, gli svantaggi di costruire in maniera sostenibile la propria casa?

AG:  I vantaggi sono enormi sia per il beneficio che deriva dall’abitare in un ambiente sano sia per il minore impatto che possiamo avere sulle risorse non rinnovabili e sulle emissioni di CO2 e di conseguenza sul cambiamento climatico. Generalmente nel caso l’edificio debba essere demolito (anche se la durabilita’ di tali materiali e’ ben piu’ elevata che quella di materiali convenzionali come plastiche, polistiroli o addirittura il cemento) i materiali costruttivi possono essere smaltiti senza nemmeno finire in discarica poiche’ possono essere utilizzati nell’orto. Una casa costruita in edilizia naturale offre un comfort abitativo molto elevato, i muri traspirano, non si formano muffe o cattivi odori. Inoltre, se parliamo di costruzioni ex novo ben progettate viene richiesta poca se non nessuna energia per riscaldamento e raffrescamento. Anche nella ristrutturazione di vecchi edifici con materiali naturali si possono raggiungere degli ottimi livelli di comfort.

Infine, e non poco importante, lavorare con materiali naturali non affligge la salute delle lavoratrici e dei lavoratori e molte parti della costruzione si possono anche fare in autocostruzione. Gli svantaggi sono che una volta che si e’ sperimentato l’abitare in un edificio naturale non si vuole piu’ vivere in una casa costruita in modo convenzionale.
A: Quanto è importante che sempre più persone si convergano a questo tipo di edilizia?
AG: Il settore dell’edilizia e’ causa del 50% dell’emissione dei gas ad effetto serra, per il 40% dell’inquinamento delle acque, il 23% dell’inquinamento dell’aria. Infine il 40% dell’energia mondiale e’ utilizzata per l’edilizia convenzionale. Visti questi dati penso sia molto importante ed urgente che sempre piu’ persone si rivolgano a questo tipo di edilizia.
A: Qualche consiglio…?
AG: Suggerisco, anche a chi non e’ del settore edile, di avvicinarsi a questo mondo mettendosi in gioco, e di considerare l’importanza di provare a fare delle esperienze in cantieri scuola.
Sei interessato al tema?
Chi volesse essere informata/o su corsi pratici o teorici on-line puo’ inviare un messaggio (sms, Whatsapp o Telegram) al seguente numero 3791191032 manifestando l’interesse per i corsi che verranno organizzati in futuro”

 

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