Il parlamento modifica la costituzione in favore dell’ambiente
La costituzione si rinnova per l’ambiente
Tra le moltissime cose tutt’altro che positive successe negli ultimi due anni, qualcosa di buono è accaduto: il Parlamento ha inserito nella Costituzione la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Il tutto nell’interesse delle future generazioni. Così è scritto nell’articolo 9 della Costituzione stessa.
L’iter
Il tutto comincia nel lontano 1979, quando la Cassazione e la Corte Costituzionale giungono alla conclusione che la tutela della salute, riconosciuta dall’articolo 32 fosse inevitabilmente connessa con il diritto fondamentale ad un ambiente salubre. Da qui l’inizio di un iter lunghissimo conclusosi solo a inizio febbraio di quest’anno, 2022. Il primo disegno di legge viene approvato nel giugno del 2021, mentre il via libera delle due Camere avviene tra novembre e fine gennaio 2022 con una maggioranza dei due terzi.
Integrazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione
Entrando più nello specifico, l’articolo 9 sarà integrato con l’aggiunta della frase: «Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
Per quanto riguarda l’articolo 41, invece, riguardante la libera iniziativa economica, che oltre a non arrecare danno “alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” non dovrà nuocere neanche “alla salute e all’ambiente”.
Un cambiamento importante
Il cambiamento è fondamentale e incredibile, soprattutto per la speranza che ci dà. Ci fa capire che quello che facciamo giornalmente, il nostro impegno in questo senso non è invano. E’ uno spiraglio di luce per noi e per le future generazioni. Inoltre, si tratta di un avvenimento unico nel suo genere al momento. Infatti, è la prima volta, dopo l’entrata in vigore della Costituzione, che viene modificato uno dei primi 42 articoli.
Insieme per fare la differenza
La nota stonata di questa novità è stato sicuramente il silenzio mediatico e non. Si sa, la stampa dà la priorità a notizie che fanno un certo scalpore o attirano lettori, e ci dispiace scoprire che questa conquista importantissima non sia considerata una notizia di così grande spessore. La cosa positiva è che siamo noi, uno ad uno, a poter fare qualcosa in questo senso. Se tutti vogliamo essere parte di questa transizione/rivoluzione la tutela dell’ambiente può diventare una priorità di tutti. Nel nostro caso partendo dall’abbigliamento sostenibile.